I.P.I.S.E.

COSA SIGNIFICA

Il termine IPISE deriva dalle iniziali di Ideale, Possibilità, Interesse, Servizio, Esempio, che per B.P. simboleggiano gli elementi essenziali del servizio svolto come Capo nello Scautismo.

B.P. spiega anche che il termine “ipise” in lingua bantù significa “verso quale direzione?”. E infatti l’IPISE indica la direzione verso la quale, secondo B.P., un/una Capo deve puntare.

In origine B.P. aveva ideato l’IPISE come cerimonia di investitura di un nuovo Capo Unità, popi, con il tempo, essa è passata a rappresentare l’impegno del Capo che ha conseguito la Partenza e ha già impostato la propria vita, effettuando quelle scelte che lo accompagneranno nel suo futuro (lavoro, famiglia, ecc) e ha scelto lo Scautismo come campo di azioneprivilegiato per il suo servizio cristiano, a Dio piacendo e se le circostanze glielo consentiranno.

A CHI SI RIVOLGE

L’IPISE non è un duplicato con l’investitura di Capo Brevettato, che è il riconoscimento come Capo Unità della FSE (infatti il Brevetto è di Capo Branco, Capo Riparto, ecc). L’IPISE è qualcosa di radicalmente più profondo che riguarda il compimento dello Scautismo per quello che concerne la figura dello Scoutmaster e la formazione permanente del Capo.

Per una quantità di motivi (professionali, familiari, ecc) tanti Capi Brevettati dopo qualche anno lasciano lo Scautismo e tutto rimane un bel ricordo di gioventù, importante ma pur sempre un ricordo.

Altri Capi, invece dopo aver ricevuto il brevetto di Capo, continuano il loro servizio nello Scautismo per lunghi anni e sono coloro che costituiscono l’ossatura e la struttura portante che sorregge i Gruppi, i Commissariati, la stessa Associazione, al di là del fluire delle generazioni dei giovani Capi.

Per questi Capi vi è l’impegno dell’IPISE.

LA STORIA

L’IPISE è una tradizione scout che ha radici molto antiche, infatti l’investitura dell’IPISE risale direttamente a B.P., che la ideò e la concesse per primo come investitura per i Capi, i quali riconoscevano in questo modo l’adesione ai valori fondamentali dello Scautismo e all’impegno di servizio del Capo. Solo chi ha ricevuto l’IPISE può trasmetterla ad altri, in questo modo si risale direttamente a B.P. che l’ha conferita la prima volta.

Nel 1922, sulla rivista internazionale “Jamboree”, B.P. indicò la cerimonia per conferire l’IPISE e invitò le associazioni scout di tutto il mondo ad adottare questa investitura per i Capi. Nel luglio del 1922, con una solenne cerimonia B.P. conferì l’IPISE ai delegati di tutto il mondo presenti alla Conferenza di parigi. Da quì i delegati italiani portarono l’IPISE in Italia ed essa entrò così nelle tradizioni sia A.S.C.I. che del C.N.G.E.I..

Oggi in Italia, tra le associazioni numericamente più consistenti, la tradizione dell’IPISE prosegue unicamente nella Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici.